GS_Profiling_H

All’interno della branca della psicologia criminale, si sviluppa quell’attività chiamata criminal profiling, per cui si elabora un profilo psicologico e comportamentale di un criminale ancora sconosciuto, partendo dai più piccoli dettagli della scena del crimine, da ogni notizia disponibile sulla vittima e da qualunque altra informazione.

Il profiling poggia sulla constatazione che il comportamento riflette la personalità di un individuo e da questa presa di posizione ne deriva che le azioni di un criminale, durante l’esecuzione di un reato, rispecchiano le sue caratteristiche individuali. L’obiettivo principale è fornire agli investigatori delle informazioni che possano essere utili all’identificazione e alla cattura di un criminale; il profiling si propone quindi di ridurre gradualmente il cerchio dei sospettati a pochi individui, contraddistinti da particolari caratteristiche e comportamenti.

Col pprevalente scopo di rendere un parere, sostenuto da fondamenti logici e scientifici, sulla personalità del criminale e sulla possibilità di inserire o escludere alcuni soggetti nella liste dei probabili esecutori di un delitto efferato, Gianni Spoletti interviene nell’analisi di diversi elementi specifici quali:

  • La valutazione della vittima tramite lo studio della sua personalità e le possibili modalità di entrata in contatto con l’autore del crimine;
  • La considerazione dei luoghi e del percorso del crimine, nonché dei mezzi con cui è stato compiuto;
  • Il livello di organizzazione o disorganizzazione del reato, tramite indizi che possono essere il cammino dell’arma, le modalità di aggressione, i segni lasciati sul corpo della vittima, la disposizione di esso;
  • I comportamenti e le reazioni di tutti coloro che sono coinvolti, a vario titolo, nel reato.