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Alcuni comportamenti come telefonate, sms, e-mail, “visite a sorpresa” e perfino l’invio di fiori o regali, possono essere graditi segni di affetto che, tuttavia a volte, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione in grado di limitare la libertà di una persona e di violare la sua privacy, giungendo perfino a spaventare chi ne è destinatario suo malgrado.
A diventare “molestatore assillante” o “stalker” può essere una persona conosciuta con cui si aveva qualche tipo di relazione o perfino uno sconosciuto con cui ci si è scontrati anche solo per caso, magari per motivi di lavoro.

Gianni Spoletti, grazie al proprio lavoro, permette alle vittime di questo fenomeno, in continuo aumento, di reagire e riacquisire la propria integrità psico-fisica.

Chi compire questi atti persecutori sono personalità disturbate e sono penalmente perseguibili quando danno luogo ai reati di ingiuria, minaccia, ovvero allo “stalking”.
Lo stalking è il reato di atti persecutori previsto dall’art. 612-bis c.p., il quale punisce chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.

In questi casi, il metodo di indagine di Gianni Spoletti tutela completamente il Cliente fino a giungere alla scoperta e all’identificazione del colpevole. La raccolta di prove e la stesura del rapporto informativo a carico di quest’ultimo possono fornire la base per la denuncia alle Autorità Giudiziarie competenti, mentre l’ulteriore attività di consulenza fornita dall’investigatore è necessaria per l’adozione di comportamenti di controsorveglianza e sicurezza.