ANALISI COMPORTAMENTALE
Nell’ambito delle indagini sui crimini violenti, l’analisi del comportamento e delle condotte delle persone che, a vario titolo, si trovano coinvolte, diventa essenziale ai fini dell’identificazione dell’autore del reato. Ciò perché, nonostante l’evoluzione delle tecniche scientifiche e delle strumentazioni utilizzate nelle indagini, la fonte principale di informazioni rimane comunque l’uomo.
Innanzitutto, tali informazioni possono pervenire al criminologo nella forma delle testimonianze. In tal caso è necessario precisare che, spesso, lo stato emotivo dei soggetti interrogati dalla pubblica autorità – soprattutto se coscienti di essere rei del fatto criminoso – ostacola il raggiungimento della verità perché le dichiarazioni raccolte non corrispondono al vero.
L’intervento di un criminologo investigativo specializzato in analisi comportamentale quale Gianni Spoletti, è quindi fondamentale, perché in grado di raccogliere informazioni e dichiarazioni spontanee dalle persone coinvolte nel caso tramite particolari strategie. Queste, mettono l’esperto in grado di percepire la condizione emozionale di chi ha di fronte e di sfruttarla a proprio favore, rilevando i segni della menzogna.
Dichiarare il falso è infatti un’attività che provoca particolare tensione emotiva ed ansia, dato che il soggetto che decide di intraprendere questa strada deve continuamente attingere alla fantasia per fornire risposte plausibili e rendere una ricostruzione dei fatti diversa dal reale. Ma l’uso della fantasia distoglie il soggetto dall’attenzione dall’interlocutore e dai propri comportamenti fisici, che possono rivelare informazioni altrettanto essenziali e fortemente contraddittorie rispetto a quanto dichiarato. L’attenzione alla fantasia genera inoltre, spesso, contraddizioni nella ricostruzione dei fatti che il criminologo deve essere in grado di riconoscere immediatamente, per indurre il dichiarante in difficoltà e ottenere la verità dei fatti.
Insomma, nell’affrontare l’attività di raccolta di informazioni relative ad un crimine, occorre una specifica preparazione, perché è necessario predisporne il contesto, prepararsi sul caso, conoscere il soggetto con cui ci si appresta a parlare, mettere quest’ultimo a proprio agio, “suggestionarlo” con prospettive di esito positivo delle dichiarazioni che rilascerà e, nel frattempo, sviluppare tutte le tecniche psicologiche e dialettiche tendenti all’emersione di verità o evidenzianti il falso.
Gianni Spoletti, nello svolgimento della propria attività di consulenza, soprattutto quando essa sia svolta su mandato delle parti o dei loro avvocati nell’ambito delle indagini in campo difensivo, può apportare un sostegno eccellente alle indagini relative ad un crimine, soprattutto nel momento della raccolta di informazioni e dichiarazioni, nonché di correlate evidenze. Le stesse, ottenute nell’osservanza di quanto sopra evidenziato, risultano essenziali nell’identificazione dell’autore del reato o nell’esclusione di una persona dalla lista di quelle sospette.