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L’analisi delle abitudini dei giovani rispetto all’uso di sostanze pericolose quali fumo, alcol e droghe realizzata da Telefono Azzurro mostra che si tratta di un fenomeno in crescita, che sembra interessare fasce sempre più giovani della popolazione.

Da una parte i ragazzi che vengono a contatto con tali sostanze spesso non hanno la percezione del rischio connesso ai danni che esse provocano, dall’altra anche le figure adulte di riferimento possono sottovalutare il fenomeno. I genitori tendono a sottostimare l’abitudine dei figli ad ubriacarsi o a fare uso di stupefacenti.

I comportamenti “a rischio” nei giovani si sono rivelati altamente pericolosi non solo per i danni che provocano alla loro salute ma perché spesso espongono anche gli altri a gravi rischi quali quelli connessi agli incidenti stradali, spesso mortali, nonché ad atteggiamenti violenti o criminosi. Il consumo di bevande alcoliche e droghe avviene sempre più spesso in età precoce ed entra a far parte di un rituale che ricorre nelle serate del divertimento giovanile, soprattutto nel fine settimana.

Le sostanze stupefacenti vengono consumate allo scopo di integrarsi meglio a livello sociale, al contrario di quanto accadeva negli anni ’70 e ‘80 quando l’uso e l’abuso di eroina ed oppiacei creavano emarginazione e fuga dalla realtà. Poiché l’età più a rischio per l’approccio con le sostanze legali (alcol) ed illegali (droghe) è quella fra i 15 ed i 19 anni, è prioritario intervenire con azioni di prevenzione.

Gianni Spoletti, a questo scopo, realizza indagini mirate all’accertamento di situazioni potenzialmente dannose che possano comportare:

  • Uso di sostanze stupefacenti o abuso di alcool
  • Prostituzione giovanile
  • Gioco d’azzardo
  • Abbandono scolastico e allontanamenti dall’edificio scolastico (occasionali o abitudinali)